Università e brand journalism: un rapporto possibile?

Il brand journalism può rappresentare una risorsa importante per le università. Lo dicono gli esperti di Mulinblog.com, autorevole sito di settore statunitense. Considerato che, come tutto il resto, anche l’educazione ha bisogno di marketing e promozione, la strategia più adatta per farsi conoscere è proprio il giornalismo aziendale. Contenuti ben concepiti e coinvolgenti possono portare prestigio ad un’università, piuttosto che ad uno specifico corso.

L’idea, infatti, riguarda la realizzazione di magazine basati su settori precisi dell’educazione universitaria. Ad esempio, se un ateneo ha un interessante corso di infermieristica, potrebbe pensare a un prodotto che tratta di quel tema.

In questo contesto, le scuole di giornalismo potrebbero avere un ruolo determinante, sotto due punti di vista fondamentali. In primo luogo, potrebbero gestire un magazine per quel che riguarda la scuola stessa. Poi, potrebbero provvedere a curare i contenuti per i prodotti che riguardano altri corsi. Un esempio? Il caso di studio della University of Utah Health Care.

Università e brand journalism, due vasi che dovrebbero imparare a comunicare. Una galassia sfaccettata, con potenzialità interessanti non solo negli Stati Uniti, ma anche nel nostro Paese. In particolare, è necessario specificarlo, per le università private, che, in Italia, sono quelle che investono maggiormente in operazioni di comunicazione e marketing. Oltre ai vantaggi, sarebbe un modo, concreto, per tirare fuori il brand journalism dalla semplice attività professionale, trasferendolo nell’università, per creare una cultura condivisa e riconosciuta sul tema.