Verizon Acquista Aol e Scende in Campo

 Verizon Communications, il colosso americano delle telecomunicazioni, ha annunciato a sorpresa l’acquisizione del provider di servizi video AOL per 4, 4 miliardi di dollari, sulla base di una quotazione di 50 dollari per azione. Con questo accordo, Verizon ingloba portali del calibro di Huffingtonpost e TechCrunch. L’acquisizione, non solo apre un importante nuovo capitolo nella storia delle telco statunitensi, ma rappresenta anche una rilevante mossa strategica per le due aziende. L’accordo si inscrive, infatti, all’interno della partita tra i colossi americani della comunicazione e non solo.

LA STRATEGIA DIETRO L’ACQUISIZIONE

Nell’ambito di questo confronto, l’acquisizione di AOL pone Verizon in una nuova e vantaggiosa posizione. La compagnia di telecomunicazione, infatti, potrà diversificare la propria offerta, acquisendo spazio nel business del web advertising e sviluppando l’offerta di video e contenuti online. In effetti, già nei mesi scorsi, Verizon aveva annunciato l’intenzione di lanciare sul mercato un nuovo servizio di video per dispositivi mobile, con contenuti a pagamento e non; un progetto, in relazione al quale, l’acquisizione di AOL garantisce la disponibilità di tecnologia avanzata per conquistare una posizione di rilievo nel settore del web advertising e dei video online.

LA PARTITA IN CORSO

A ben vedere, la strategia attuata da Verizon potrebbe essere anche una risposta agli ultimi affondi dei colossi americani Facebook, Google ed Apple. 

L’azienda di Menlo Park ha recentemente arricchito la sua offerta con Instant Article, l’accordo con i giganti delle news per la pubblicazione di articoli direttamente sul social network, eliminando i link che rimandano ai siti di news. Dal canto suo, Big G, che di recente ha stretto un accordo con Twitter per inserire i “cinguettii” nei risultati delle ricerche, sembra stia preparando il prossimo affondo contro il duro colpo subito da YouTube dopo l’introduzione dell’autoplay per i video su Facebook. Apple, che nel 2007 aveva lo stesso valore azionario di Verizon, circa 115 miliardi, ora ha più che triplicato il suo valore (circa 735 miliardi). L’ultima novità da Cupertino è il lancio di un nuovo provider musicale, basato sulla vecchia piattaforma Beats Music, che mira a sfidare la recente leadership di Spotify.

Non si conoscono ancora i dettagli e le modalità con i quali Verizon attuerà la sua nuova strategia industriale. Lo stesso Tim Armstrong, CEO di AOL, confermato nella sua posizione, ha dichiarato su Forbes:

Questo accordo è estremamente ambizioso e abbiamo l’obiettivo di realizzare la vision, condivisa da entrambe le società, di costruire la più importante piattaforma media al mondo.

Molti sperano che non si riveli un’altra disastrosa campagna come la fusione di AOL con Time Warner del 2000, il cui obiettivo era proprio quello di creare la più grande società di distribuzione di contenuti al mondo. Nessuno, ovviamente, conosce il risultato della partita in corso. L’unica certezza è che in questo gioco tutti sfidano tutti, squadra contro squadra, provider contro provider, contenuto contro contenuto.

 @DanielaGalasso_