Roma – Bayern: easyJet Italia ironizza sull’1-7 e i tifosi non la prendono bene

“Probabilmente questo è il momento meno opportuno per ricordarvi che abbiamo 7 nuove mete da Roma, vero?”. Con questo tweet easyJet Italia ha commentato – dimostrando di conoscere i linguaggi e i tempi del newsjacking – la partita di ieri Roma – Bayern che si è conclusa con un sorprendente 1-7.

 

La trovata ironica è stata apprezzata da molti (qualcuno si è spinto perfino a definire “geniale” l’ideatore), ma non sembra essere piaciuta troppo ai tifosi della “Magica”.

In prima battuta, quasi sicuramente per stare sul pezzo e non perdere tempo, dal profilo della compagnia viene diffuso un tweet testuale.

 

 

In poco tempo la compagnia aerea ha diffuso i dettagli sulle destinazioni.

 

Non basta. Giustificando l’insistenza con un “UPDATE: giuriamo che la presenza di Rodi (unica isola tra le destinazioni, ndR) nelle 7 nuove mete è PURAMENTE casuale”, ha subito dopo twittato anche un’altra immagine.  

    L’idea è stata premiata dai numeri, più che dai commenti. Il primo tweet ha avuto oltre 1,600 RT e più di 790 “preferiti”. Che si aggiungono ai 412 e 225 retweet e ai 96 e 180 “preferiti” per le successive immagini. Entusiasmo che non hanno condiviso, anzi che hanno contestato pure in modo colorito i tifosi giallorossi. In molti hanno voluto far sapere alla compagnia di aver perso un cliente, qualcuno si è chiesto su quale libro di marketing i responsabili avessero studiato, qualcun altro ha suggerito ai tifosi di farsi una risata “Tanto incazzarvi non cambia nulla!!”. Ma questi sono solo i commenti meno spietati e infastiditi.  

IL CASO SUAREZ

Pochi mesi fa, in un articolo intitolato “Il brand journalism ‘sta sul pezzo’: il caso #LuisSuarez” abbiamo raccontato di come i brand di ogni parte del mondo durante una partita della World Cup avevano sfruttato il morso dato dal calciatore dell’Uruguay al nostro Chiellini per pubblicizzare il proprio brand. E tra le aziende più fantasiose c’era stata anche Barilla, che grazie proprio a quella campagna si è (forse) fatta perdonare “gli scivoloni omofobi”.  

 

Insomma, in Italia l’ironia sul calcio funziona. Soprattutto (non vogliamo dire solo) se tifiamo per la squadra che vince.