Il brand journalism “sta sul pezzo”: il caso #LuisSuarez

Qual è uno degli eventi più seguiti a livello internazionale, uno di quelli che neanche il Presidente Obama si perde? (La foto vi aiuterà)…

Avete indovinato! I Mondiali di calcio. L’attenzione nei giorni della competizione per scoprire chi si aggiudicherà la World Cup è altissima da parte di chi ama, ma anche di chi non ama il gioco a undici. Questo basta perché chi lavora alla comunicazione di un brand sul web non possa ignorare il Campionato. Compreso lo staff del Presidente degli Stati Uniti d’America. Parentesi: non è un mistero che spesso la comunicazione politica in questo campo fa scuola.

 

 

IL NEWSJACKING PER “STARE SUL PEZZO”

Qualche tempo fa abbiamo parlato dell’importanza del newsjacking, una tecnica che permette non solo di stare al passo con le breaking news, ma addirittura di sfruttare un evento inaspettato a proprio vantaggio. Pane quotidiano, insomma, per un bravo community manager. Si tratta del più tradizionale “stare sul pezzo” giornalistico e deve essere usato da chiunque si occupi di e pratichi il brand journalism. Un concetto che le maggiori aziende, nazionali e internazionali, hanno più che presente e che hanno sfruttato (in alcuni casi egregiamente) in occasione dell’evento che – fino ad ora – ha fatto più discutere nel corso dei Mondiali di calcio in Brasile: il morso di Luis Suárez a Giorgio Chiellini nella partita Italia-Uruguay del 24 giugno scorso.

 

#LUISSUAREZ SUI SOCIAL NETWORK

I creativi di ogni parte del globo si sono sbizzarriti. Immagini, post su Facebook, tweet con tanto di menzione: in alcuni casi hanno ideato dei veri e propri “epic win” che hanno avuto migliaia di condivisioni e retweet. Vediamone alcuni.

 

SNICKERS: “MORE SATISFYING THAN ITALIAN”

La Snickers ha creato un’immagine con il proprio snack e ha aggiunto il messaggio “Più soddisfacente degli italiani”. Con un tweet, ha poi suggerito al giocatore del Liverpool: “La prossima volta che hai fame basta afferrare uno Snickers”. Risultato? Oltre 46 mila retweet e più di 20 mila “preferiti”.

 

 

UN BIGMAC DA MCDONALD’S?

Meno interessante – tuttavia più “redditizia” in termini di retweet – l’idea di McDonald’s, che ha semplicemente invitato Suárez a dare un morso a un BigMac.

 

MILKA: “SUAREZ, #OSAESSERETENERO”

La Milka, invece, dal proprio profilo Facebook posta: “Forse la prossima volta possiamo suggerire a Suárez qualcosa di più tenero”. Oltre 250 condivisioni e più di 1900 like.

 

UN CAMPO DI DONUTS

Mentre, dal profilo Facebook ufficiale di Mad Over Donuts si è provato a immaginare come Suárez veda gli italiani.

 

MORETTI NEL SEGNO DI ITALIA-URUGUAY
Italia-Uruguay, per Baffo Moretti, “purtroppo ha lasciato il segno”.

 

MOLINARI STA CON CHIELLINI

Dal canto suo, l’azienda fondata da Angelo Molinari si schiera dalla parte di Giorgio Chiellini giocando con lo storico claim e tweetta: “Più #Suarez di così”.

 

PANINI, THE WALKING DEAD E GLI ALTRI

Ma non sono stati solo brand che vendono prodotti alimentari. In giro potrete aver visto, ad esempio, il tweet di Panini.

 

Agli appassionati di serie Tv non sarà sfuggita la fotografia che The Walking Dead ha dedicato all’episodio.

 

Il morso del calciatore uruguaiano ha attirato l’attenzione anche dei creativi di Fox Italia.

E di quelli della Jaguar.

 

Non è mancata l’ironia neanche da parte degli ottici. La catena di negozi Specsavers ha cavalcato l’onda degli avvenimenti puntando su due fattori: vista e buona cucina italiana.

 

IL NEWSJACKING PUò AIUTARE LA REPUTAZIONE DI UN BRAND?

Ma per capire davvero il potenziale che ha una campagna di newsjacking, bisogna dare uno sguardo all’immagine diffusa da Barilla. E’ una delle tante create apposta per i Mondiali di calcio e accompagnate dall’hashtag #calcioBarilla. Pubblicata al rientro degli Azzurri in Italia, ha fatto riscontrare subito un certo successo. Che si è tradotto in un gran numero di condivisioni, like e commenti.

 

Tra i complimenti ricevuti qualcuno ha perfino suggerito un aumento di stipendio per l’ideatore. La genialità – così è stata definita da alcuni – dell’immagine non ha comunque fatto dimenticare la vicenda che ha coinvolto qualche tempo fa il presidente della multinazionale, tanto che si legge: ” Finché tengono muto Guido Barilla, di marketing se ne intendono!”. Ma qualcuno si è spinto fino al punto di commentare: “Con questa vi siete riscattati da tutto, anche dagli scivoloni omofobi…”.

Chi è rimasto colpito da quella vicenda non la dimenticherà facilmente, forse. Ma una campagna ben riuscita è comunque un passo in avanti – in casi come questo – verso la riconquista della fiducia da parte dei consumatori (che magari ricorderanno più facilmente gli undici maccheroni che le dichiarazioni scomode).