Netropolitan, il “Facebook per ricchi” è una sfida per i brand

Si chiama Netropolitan, è un nuovo social network e potrebbe rappresentare una nuova sfida per i brand che hanno come target consumatori miliardari, ma anche milionari. Nasce da un’idea di James Touchi-Peters, ex direttore dell’Orchestra di Minneapolis, che in quanto ricchissimo ha sentito l’esigenza di creare un luogo virtuale dove persone con un cospicuo conto in banca potessero incontrarsi per chiacchierare di vacanze costose, vini pregiati, automobili di lusso.

Lo hanno definito il “Facebook per i ricchi“, ma in realtà della piattaforma appena nata si sa ben poco. L’iscrizione costa 9000 dollari (circa 7000 euro), a cui se ne aggiungono altri 3000 per la quota annuale. A chi entra nel ristretto club, secondo quanto promette il fondatore, è garantita massima privacy e nessuno spazio per la pubblicità.

Sì, abbiamo detto pubblicità, ma non aziende. Sfogliando le poche pagine visibili del social network si legge infatti che “However, we do allow businesses to create groups and members to advertise to each other, under strict guidelines”, cioè che sarà consentito alle aziende di creare gruppi e profili per pubblicizzare i propri prodotti, a patto che vengano seguite severe linee guida. Una regola, ad esempio, è che non ci si può registrare con il nome dell’attività. I gruppi possono essere creati esclusivamente da un membro.

 

COME FUNZIONANO I GRUPPI? 

Secondo quanto si può apprendere dalle FAQ aperte al pubblico, ogni membro può aprire un numero illimitato di gruppi e al suo interno pubblicizzare il proprio brand. Inoltre, può nominare ‘moderatori’ altri iscritti, che avranno a disposizione le stesse funzioni che ha l’amministratore tranne quella di eliminare il gruppo.

La pubblicità, in sostanza, potrà essere veicolata attraverso post all’interno di forum di discussione. Ma – secondo quanto sperano i fondatori – questo sarà un modo per consentire alle aziende di arrivare a un pubblico realmente interessato al prodotto, senza infastidire e senza ‘spammare’.

Un’altra promessa del social network è che non venderà a terze parti i dati personali dei membri, ma anche quella che non consentirà l’invio massivo dei messaggi tramite un controllo della ‘Posta in uscita’.

 

UNA SCOMMESSA PER I BRAND 

E’ chiaro: entrare a far parte del club, sopratutto se Netropolitan avrà successo, sarà una discriminante tra chi può permetterselo e chi invece non può. Bisognerà dimostrare di saper parlare davvero a un target selezionato e probabilmente esigente. D’altra parte, però, il social promette di essere un “luogo” dove poter studiare più da vicino gli interessi, le aspettative, ma anche le paure e le aspirazioni dei milionari e dei miliardari di ogni parte del Pianeta. Persone che non si conoscono magari, e che si sentono liberi, in un ‘territorio franco’, di esprimere senza remore le proprie opinioni perché certi di parlare a “qualcuno che ti capisce e non ti giudica”.

 

PIU’ SNOB DEGLI SNOB

Un’altra strategia, da non sottovalutare, è quella di scegliere di non fare parte del club e di rappresentare quella parte di milionari che vogliono differenziarsi, fare gli alternativi pur mantenendo uno standard di vita altissimo.

Quale che sia la scelta che farete – di iscrivervi subito, di capire prima se ha o meno successo, di sfruttare il social per studiarli, di ‘snobbarlo’ – due dati sono certi. Il primo: i ricchi vogliono parlare con altri ricchi di cose ricche senza sentirsi strani, fuori luogo, giudicati. Solo che, e questo è il secondo dato, non sanno dove farlo. Voi, coi vostri brand di lusso, riuscite già a intercettare e soddisfare queste due esigenze?