Samsung e il content marketing dei selfie

Prima quello da Oscar, poi quello con il campione di baseball David Ortiz. Parliamo di una coppia di selfie che ha letteralmente spopolato sui social media. Ma cosa c’è in comune? Semplice, entrambi sono stati scattati con uno smartphone Samsung e sono parte di una precisa strategia di comunicazione dell’azienda coreana.

PRESIDIARE GLI EVENTI

Quella di “usare” personaggi famosi in eventi importanti per promuovere il proprio brand non è certo una tecnica nuova. I testimonial, del resto, esistono da quando c’è la pubblicità. Ma Samsung ha adattato la pratica a un linguaggio nuovo, seguendo e alimentando una tendenza che via via si faceva spazio sui social media. L’azienda, in questo modo, può essere presente a grandi eventi in maniera non invasiva, quasi nascosta. Ma può sfruttare la celebrità di grandi personaggi per promuovere il proprio marchio in modo non convenzionale.

La strategia è stata affidata all’agenzia di comunicazione americana Publicis ed è stata seguita dal Ceo della compagnia, Maurice Levy. Interpellato da Hollywood Reporter il marketer statunitense ha spiegato:

Un selfie come quello scattato durante la notte degli Oscar vale tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari, per la viralità che ha avuto. Presidiare un’ecosistema come Internet in modo non invasivo è fondamentale per le aziende. Di recente abbiamo realizzato una pubblicità per Cartier andata in onda in Francia, su TF1. Su Youtube ha avuto 60 milioni di visualizzazioni, un numero impensabile per la televisione.

NON SOLO SELFIE

Ma la strategia di comunicazione di Samsung non si ferma ai selfie. Sulla scia di quanto stanno facendo altri colossi della tecnologia (primo fra tutti Apple), la multinazionale coreana sta usando persone comuni con storie speciali per sponsorizzare il nuovo Galaxy S5. Sulla sezione del sito corporate Spazio al talento, infatti, si trovano video di esperienze speciali che hanno come minimo comune denominatore l’uso di tecnologia Samsung.

FOURSQUARE

Una strategia simile, Samsung l’aveva usata anche per il lancio dell’S4. In quell’occasione, l’azienda coreana aveva stretto una partnership con Foursquare che permetteva agli utenti, tramite l’accesso a una pagina chiamata Time Machine, di ottenere la propria storia grazie alle localizzazioni postate sul social americano.