Le novità di Medium: la piattaforma di social publishing cambia volto
Da sempre Medium privilegia contenuti di qualità, interazione e collaborazione. E, adesso, apre anche alla monetizzazione dei contenuti.
La schermata iniziale di Medium
COS’È MEDIUM, LA PIATTAFORMA DI SOCIAL PUBLISHING
Nato nel 2012 dalla mente Evan Williams, co-creatore di Twitter e Blogger, e Biz Stone, Medium è un servizio di editing web based che si caratterizza per la sua anima ibrida: metà blog, metà social network: tradotto, si tratta di una piattaforma di social publishing. Medium integra, infatti, molte funzionalità social come la condivisione di contenuti e le interazioni tra gli utenti. Per questo, il suo fondatore l’ha definito come Twitter extended. In realtà, il suo fratellastro ha molte funzionalità innovative che lo rendono un prodotto nuovo e molto diverso anche dalle tradizionali piattaforme come Blogger.
COME FUNZIONA MEDIUM – YOU ARE NOT ALONE
Medium è pensato per rendere le attività di scrittura e di lettura quanto più semplici e immediate possibili. Tutto su questa piattaforma è pensato per privilegiare contenuti di qualità a partire dalla sua veste grafica, progettata in modo tale da rendere la lettura fluida e piacevole su ogni supporto (desktop, tablet e smartphone). Inoltre, si tratta di un editor WYSIWYG (What you see is what you get): è la piattaforma a farsi carico del lavoro pesante di editing e pubblicazione. Gli editori possono così concentrarsi solo sulla scrittura in modo da produrre contenuti eccellenti. A differenza delle comuni piattaforme di blogging poi, Medium ha una vera e propria redazione impegnata nella selezione dei contenuti migliori.
Nondimeno, è presente la possibilità di raccogliere i contenuti in Collection, sezioni su specifici argomenti (elezioni americane, musica, o sport ad esempio) che diventano veri propri profili di cui è possibile diventare follower. Infine, all’inizio di ogni pubblicazione è segnalato il tempo di lettura stimato, in modo da sapere quanto ti impegnerà. Un altro dei punti cardine su cui si basa la progettazione di questa piattaforma di social publishing è la collaborazione:
“Medium si fonda sull’idea che, insieme, le persone creino cose migliori”.
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LE NOVITA’ EDITORIALI DI MEDIUM
Già nel 2015 Medium aveva introdotto diverse novità che di recente sono state potenziate riguardanti il sistema per scrivere i post, le applicazioni per leggerli su mobile e la possibilità di menzionare le persone all’interno degli articoli con @nomeutente. Ad oggi, la piattaforma ha implementato anche alcuni strumenti di branding, consentendo alle pubblicazioni di modificare il layout, il colore e la navigazione.
Altra importante novità è la possibilità di trasferire il proprio dominio sulla piattaforma di social publishing. In moltissimi, infatti, attirati anche dalla grafica ordinata ed essenziale, stanno migrando mantenendo invariati dominio e indirizzi. L’azienda californiana ha poi recentemente annunciato che la sua flotta si sta allargando a firme e riviste famose, anche se assicurano che la priorità della piattaforma rimane quella di privilegiare i contenuti rispetto alle firme: “Su Medium non importa chi sei o chi conosci, ma solo cosa hai da dire”.
COME MONETIZZARE I CONTENUTI SU MEDIUM: PROMOTED STORIES E ABBONAMENTI
Forse le più significative novità introdotte da Medium sono le opzioni che consentiranno di monetizzare i contenuti. La prima è Promoted Stories e sarà rivolta a un numero ristretto di editori e blogger che producono contenuti interessanti e originali mantenendo un seguito di follower fedele e interessato. Questi avranno la possibilità di ospitare contenuti dei brand partner nelle loro pubblicazioni. Al momento i brand partner di Medium sono Bose, SoFi, Nest, Intel e Volpi Foods. Si tratta di un primo passo volto a creare partnership significative, con la possibilità nel corso del tempo di espandere questo programma.
La seconda iniziativa riguarda invece la possibilità di offrire ai lettori contenuti in abbonamento. Un numero limitato di pubblicazioni come Serious Eats, True Magazine e Great Jones Street, offriranno contenuti solo per gli abbonati. Entrambe le iniziative puntano ad aiutare gli editori a generare entrate tramite i contenuti che producono sulla piattaforma di social publishing. Infine, Medium ha annunciato che presto diventerà compatibile con i servizi di Facebook Instant Articles e Google Accelerated Mobile Pages.
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