7 Trending Topic del 2014: Forbes indica la via del (futuro) content marketing

Jayson DeMers, fondatore e CEO di AudienceBloom che si occupa di SEO e social media marketing per conto di piccole e medie imprese, ha delineato per Forbes gli scenari più probabili nell’ambito del rapporto tra aziende e content marketing. Li ha suddivisi in 7 punti, che vi riportiamo di seguito:

1) LE AZIENDE SARANNO FINALMENTE IN GRADO DI DEFINIRE IL CONTENT MARKETING

Il 60% delle aziende sta, di fatto, producendo contenuti con un alto grado di approssimazione, ammassandoli a strategie qualunque di marketing collaterale. Prendendo più dimestichezza con lo strumento, con la strategia, con l’idea, le aziende saranno finalmente in grado di spiegare in che modo il content marketing possa tornare utile ai propri fini e di come esso possa allinearsi con i propri obiettivi.

2) LA FIGURA PROFESSIONALE PIÙ RICERCATA SARÀ QUELLA DI “DIRECTOR OF CONTENT”

Con l’aumento della consapevolezza circa l’importanza di questa strategia, i CEO di tutto il mondo investiranno sempre di più nel content marketing e, soprattutto, in figure professionali specifiche altamente specializzate. Chi non si adeguerà a questo trend e continuerà a distribuire responsabilità in modo randomico avrà costi più alti e risultati più scarsi.

3) LE STRATEGIE DI “MOBILE CONTENT MARKETING” SEPARERANNO I VINCITORI DA TUTTI GLI ALTRI 

Creare contenuti da leggere “on the go” sarà la chiave di volta per i CEO del domani. Post e articoli brevi, processabili e mobile-friendly permetteranno alle aziende di interagire con gli utenti lì dove essi saranno, cioè lì dove la vita frenetica e tipicamente post-moderna li porterà a stare: sempre in giro, sempre connessi.

4) IL CALCOLO DEL ROI DERIVANTE DAL CONTENT MARKETING PORTERÀ ALLA CREAZIONE DI NUOVI SAAS

I risultati derivanti da strategie di content marketing sono spesso difficilmente tracciabili, perché magari di lungo termine e diffusi nel tempo. Misurare il loro ROI non è affatto facile. Ma le aziende troveranno il modo di uscire dalla logica del “case-by-case” e si avvarranno di nuovi “Software as a Service”, esternalizzando alcuni aspetti del loro sistema informativo per dare visibilità, tangibile, ai propri sforzi.

5) LE AZIENDE CERCHERANNO DI “AUTOMATIZZARE” I LORO CONTENUTI, FALLENDO

Le aziende continueranno a cercare strade meno impegnative, da un punto di vista temporale, per rendere automatica la creazione di contenuti. Finiranno per produrre contenuti di bassa qualità che avranno ripercussioni terribili nei confronti del sentiment e del branding, disincentivando i consumatori del domani ad interessarsi della stessa azienda. Mancherà, di fatto, il valore aggiunto che rende meritevole di attenzione una determinata strategia di content marketing. Al contrario, si dovrà rafforzare l’approccio personalizzato, “customer-focused”.

6) GOOGLE+ E SLIDESHARE AVRANNO UN RUOLO FONDAMENTALE

DeMers prevede che l’aumento di Google+ – in termini di utenti registrati – e la sua importanza in fatto di Google Author Rank ed “autorship”, lo renderà la piattaforma di condivisione social ben più rilevante di quanto lo sia ora. E Slideshare, se continuerà il trend di quest’anno (nel 2012 lo hanno usato il 23% delle aziende B2B, nel 2013 sono state il 40%), vestirà un ruolo chiave nell’ambito della condivisione dei contenuti.

7) IL “LOCATION-BASED” CONTENT MARKETING AUMENTERÀ IL ROI DELLE AZIENDE

Le imprese tecnologicamente avanzate in grado di sfruttare informazioni personali geolocalizzate – le quali saranno sempre più invasive verso la fine del 2014 – saranno in grado di capitalizzare il trend del punto 3 fornendo all’utente contenuti più mirati, basati sul suo hic et nunc.