Il Personal branding: di cosa parliamo quando parliamo di noi
di Rachele Carosi
Quando si parla di marketing, la prima immagine che arriva alla mente è quella di professionisti e imprenditori leader nel settore delle piattaforme online. Un’attività che ha preso sempre più piede al punto da divenire oggi il marchio di un guadagno record. È bene, quindi, chiarire cosa si intende per personal branding e come diventare il “prodotto” di noi stessi.
Il personale branding indica un insieme di attività di marketing e comunicazione, per le quali un individuo viene comunicato come se fosse un brand e commercializzato come un prodotto. Una strategia per “vendere” sé stessi e le proprie skill, o meglio abilità, nell’ottica coniata dall’imprenditore statunitense e CEO dell’azienda Fast Company, Tom Peters, che nel suo articolo “The Brand Called YOU” afferma che ognuno di noi è un’impresa e, in quanto tale, ha bisogno di distinguersi per emergere.
“QUELLO CHE LE PERSONE DICONO DI TE”
Al pensiero di Tom Peters, si affianca la definizione offerta dal noto fondatore di Amazon, Jeff Bezos, secondo cui il personal branding è “quello che le persone dicono di te, quando tu non sei nella stanza”.
Due punti di vista diversi, che giocano sul piano attivo e passivo, ma uniti da un unico denominatore: noi stessi. Il potere della nostra identità è, infatti, il motore primario che spinge l’individuo ad accrescere il proprio valore, migliorare le proprie capacità e acquisirne di nuove. Un’attività più complessa di quanto non possa sembrare se si pensa ad esempio alla recente esplosione dei food-creators (linkare articolo Antonio) sulle piattaforme di social network. Punti chiave di questo successo sono senza dubbio la qualità del lavoro svolto, quindi dei contenuti prodotti e commercializzati, la capacità di costruire una rete, il potere di essere conosciuti e di avere seguito, quindi una buona e solida reputazione.
L’ARTE DI PROMUOVERE SÉ STESSI
In Italia i primi a parlare di personal branding sono stati Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti, autori dei volumi Personal Branding, l’arte di promuovere sé stessi online e Personal Branding, promuovere sé stessi online per creare nuove opportunità. Secondo la loro visione, fare personal branding significa impostare una strategia ad hoc per individuare o definire i propri punti di forza e comunicarli in maniera efficace per farsi scegliere dagli altri.
Un fenomeno che oggi si estende ai creators di contenuti digitali, di cui si accennava sopra, e che inaugura una nuova e rivoluzionaria era, nella quale il datore di lavoro, tradizionalmente inteso, scompare nel mare magnum di potenzialità che “noi” in quanto individui possediamo. In conclusione, nell’attuale sistema economico, quello che conta non è cosa facciamo, ma come lo facciamo e soprattutto come lo valorizziamo, comunicandolo agli altri.