Coca-Cola Journey, quando il sito diventa magazine

Se uno dei marchi più noti del mondo decide di rendere il suo sito un giornale online, allora qualcosa sta davvero cambiando. Parliamo della Coca-Cola, una delle più importanti multinazionali americane. Da novembre, il portale di riferimento dell’azienda di Atlanta è diventato un magazine, una rivista, il Coca-Cola Journey. Un chiaro esempio di brand journalism, in altri termini. L’impresa diventa editrice, comunicando se stessa ed i suoi valori attraverso un prodotto già pronto, che non deve passare per la mediazione di professionisti esterni all’organizzazione.

Sì, ok, ma perchè? Insomma, perchè un marchio come la Coca-Cola dovrebbe aver bisogno di un proprio magazine? L’idea è quella di comunicare la propria visione del mondo, utilizzando dei professionisti dell’informazione, in grado di trovare storie e di raccontarle nel migliore dei modi. “Vogliamo che Coca Cola Journey sia un posto dove la gente possa stimolare la sua curiosità sul mondo, intraprendere discussioni costruttive e apprendere qualcosa di più sulla compagnia più nota al mondo” ha spiegato Ashley Brown, direttore della comunicazione digitale e dei social media dell’impresa. La chiave sembra proprio creare un rapporto, instaurando una conversazione. Fidelizzare, in altre parole. Fare in modo che il consumatore trovi sul sito dell’azienda storie che lo appassionino, così da consolidare il rapporto.

Semplice pubblicità? Non proprio. Il brand journalism non deve necessariamente produrre contenuti che riguardino direttamente l’azienda. Nel caso di Coca-Cola Journey, l’intento sembra quello di comunicare il mondo così come il marchio lo vede, con una forte attenzione alla realtà. Gli argomenti spaziano dall’economia allo sport, passando per cibo, storia, innovazione e lavoro.

Scorrendo l’homepage, il titolo di testa riguarda il riciclaggio delle bottiglie di Coca-Cola in Ecuador, dove queste ultime possono diventare parti decisive per costruire librerie, campi giochi o addirittura fermate dell’autobus. L’articolo è intervallato e coadiuvato da servizi video che mostrano, con le immagini, gli usi del materiale ottenuto dalle bottiglie di plastica riciclate. Un giornalismo nuovo, crossmediale, capace di utilizzare tutte le possibilità messe a disposizione dal web.