“Bene Insieme”, il brand journalism secondo Conad

Brand journalism delle origini. Ne abbiamo parlato su queste pagine, con particolare riferimento a esperimenti come la Guida Michelin. Ecco, anche in Italia il giornalismo aziendale è una pratica che, anche senza una categorizzazione precisa, alcune azienda portano avanti da alcuni anni.

BENE INSIEME, IL BRAND JOURNALISM DI CONAD

È il caso di Conad, il cui magazine gratuito Bene Insieme ha spento di recente le venticinque candeline. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una rivista cartacea distribuita nei punti vendita, con articoli su cucina, benessere e, in generale, lifestyle.

“La storia di Bene Insieme è fatta di una serie di evoluzioni – racconta a Brand Journalism Andrea Campelli, Responsabile Comunicazione Media e Relazioni Esterne Conad -. È nata, inizialmente, per fornire consigli utili, ma poi è cresciuta come uno strumento per parlare al mondo dei clienti, raccontando cos’è l’azienda e i suoi valori”.

L’UNIVERSO BENE INSIEME

L’universo Bene Insieme è formato è formato dalla rivista, il sito web (in particolare dalla sezione ‘I consigli di Conad’), la pagina Facebook e la radio in-store. Una galassia di prodotti il cui obiettivo è far comprendere al pubblico i valori dell’azienda, cercando di raccontare storie che possano interessare e coinvolgere il pubblico.

“Si tratta di ambienti in cui convivono storie personali di soci, ricette, consigli su come usare i prodotti – precisa Campelli -. Rappresenta, inoltre, uno sbocco importante per le attività di Conad sul territorio, grazie all’attenzione rivolta agli eventi locali, come ad esempio le sagre. Altra parte importante è rappresentata dalle festività, che vengono coperte su tutto l’universo Bene Insieme attraverso consigli e speciali dedicati”.

LA RIVISTA, 25 ANNI DI EVOLUZIONI

Il centro attorno cui ruota tutto è rappresentato dalla rivista Bene Insieme, uno dei primi esempi di brand journalism nel nostro Paese. Si tratta di un prodotto completo, che alterna le storie ai consigli, con un occhio importante ai consumatori, spesso chiamati a diventare protagonisti sulle pagine del magazine.

“Si tratta di un importante strumento di fidelizzazione, perché rappresenta un plus per i nostri clienti abituali, ma anche una sorta di biglietto da visita per chi entra in Conad per la prima volta. È un prodotto fatto per durare un mese, per rimanere sul tavolo delle famiglie (di recente è stata aperta anche una sezione ‘Kids’) fino all’uscita del numero seguente”.

LA PAGINA FACEBOOK BENE INSIEME

La pagina Facebook rappresenta, invece, la sponda sul web della rivista, visto che il sito è usato in maggior parte come vetrina dei prodotti. “Parliamo del luogo dell’interazione per eccellenza. È qui che organizziamo concorsi fotografici o per ricette che, in un secondo momento, possono finire sulla pubblicazione cartacea. Esistono contenuti ad hoc che vengono proposti per queste piattaforme, che finiscono comunque anche col riproporre i contenuti della rivista”.

I RISULTATI: 1 MILIONE DI COPIE DI TIRATURA

Il target di Bene Insieme è rappresentato da tutti i clienti Conad, senza particolari distinzioni. Nonostante si tratti di una rivista maggiormente femminile, l’obiettivo è creare un prodotto che possa coinvolgere e interessare chiunque entri in un punto vendita. E i risultati, fino ad ora, sono incoraggianti.

“Siamo arrivati al milioni di copie di tiratura per la rivista, con stessi numeri anche per il sito – conclude Campelli -. Sulla pagina Facebook, invece, abbiamo di recente raggiunto i 200mila mi piace”.

Un pensiero riguardo ““Bene Insieme”, il brand journalism secondo Conad

  • 15 Giugno 2020 in 16:07
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    Ho letto il bellissimo libro , fresco di stampa : NON AVERE PAURA DI VOLARE – autore Geremia Bizzarri – un ragazzo di 17 anni – Il libro appassiona il lettore e commuove.
    Andrebbe inserito nella rubrica : LEGGERE INSIEME –
    Grazie e buona lettura –

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