Altro che crisi dei sette anni! I numeri di Instagram continuano a crescere

Dalla data del suo lancio ufficiale, il 6 ottobre 2010, Instagram ne ha fatta di strada. In occasione del suo settimo anno di vita, ripercorriamo le principali tappe che hanno interessato la piattaforma digitale dedicata agli appassionati di fotografia che sta vivendo la sua “età dell’oro”.

GLI ESORDI DI INSTAGRAM

Nata come applicazione disponibile inizialmente solo per i dispositivi IOS, l’enfant prodige Instagram dimostra fin da subito cosa è capace di fare. A due settimane dal lancio, raggiunge già quota 200mila iscritti, per poi vincere, l’anno successivo, l’ambito premio di app più popolare sull’App Store dell’anno 2011 (2011 App Store iPhone App of the Year)

Il 3 aprile 2012 Instagram sbarca sui cellulari Android. L’app viene scaricata più di un milione di volte in appena mezza giornata, e la valutazione dell’azienda schizza a 500 milioni di dollari. La settimana successiva Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, si prepara ad acquisire Instagram per un miliardo di dollari. Nel settembre dello stesso anno l’acquisizione è cosa fatta, e la piattaforma di photo-sharing passa dall’essere un possibile minaccioso competitor di Facebook al cavallo di razza nelle sue scuderie.

INSTAGRAM: DA BACHECA PER LE FOTO A SOCIAL NETWORK

Nel 2013, Instagram si prepara a festeggiare il traguardo dei 100 millioni di iscritti. Quella che era nata come una semplice piattaforma per la condivisione delle foto, veste adesso i panni di un vero e proprio social network. Nel giro di pochissimo tempo, gli aggiornamenti al sito e l’introduzione di nuove features porteranno la neonata creatura di Zuckerberg a crescere a un ritmo sempre più sostenuto.

L’interfaccia intuitiva, la possibilità di inviare messaggi diretti agli altri utenti della community, l’introduzione dei video, l’aggiornamento costante di nuovi filtri e strumenti di correzione delle immagini, aiutarono Instagram ad aggiudicarsi il podio tra le numerose applicazioni fotografiche disponibili sul mercato.

VELOCITÀ D’ESECUZIONE E FORMATO BREVE

Tra il 2014 e il 2015 Instagram capisce che la chiave del suo successo è puntare sullo storytelling attraverso la creazione di contenuti audiovisivi da parte degli utenti, ampliando il ventaglio delle possibilità e degli strumenti di personalizzazione a loro disposizione. Nell’estate del 2014, infatti, lancia un nuovo tool per le riprese in time-lapse, Hyperlapse. L’anno successivo, introduce Boomerang, per creare video a partire dalle foto scattate in burst mode. Nel frattempo, la community degli Instagrammers cresce a ritmi vertiginosi: più 100 milioni di utenti ogni anno.

Insistendo sulla personalizzazione dei contenuti e sul formato breve, nel 2016 Instagram introduce quello che è, ancora oggi, l’elemento di novità più riconoscibile del brand: le “Stories”. Strizzando l’occhio a Snapchat, la feature introdotta la scorsa estate permette di creare mini racconti con le foto o i video recenti, che possono essere successivamente modificati con scritte e adesivi.

Le clip così create scompaiono dopo appena 24 ore, proprio come accade nell’app di messaggistica effimera la cui mancata acquisizione tanto ossessionò il patron di Facebook. Oggi, le Storie su Instagram sono utilizzate da oltre 250 milioni di persone ogni mese.

La novità degli ultimi giorni sul mondo di Instagram riguarda l’introduzione, tra gli adesivi applicabili alle Storie, dei sondaggi. Si tratta di mini-inchieste personalizzabili (una domanda breve e due opzioni di risposta) su cui i follower possono esprimersi. Già utilizzate dai “volti noti” che hanno fatto di Instagram il terreno su cui gettare le basi del proprio impero mediatico, sarà interessante vedere come i brand e le imprese sapranno sfruttare questa nuova possibilità di interazione.

PER CONCLUDERE, QUALCHE NUMERO

Ad oggi, l’azienda fa sapere che sia gli utenti che gli inserzionisti a bordo continuano ad aumentare: più di 800 milioni i primi, più di un milione i secondi. E le stime sono destinate a salire. A riprova che la proverbiale crisi dei sette anni, almeno per il momento, non spaventa neanche un po’.