Tutte le novità di Twitter: ecco dove sta andando il microblogging

Lo accusano spesso di emulare malamente Facebook. Ma il social network dei 140 caratteri più famosi al mondo è sempre riuscito ad adattarsi ai trend dominanti senza snaturare la natura della propria piattaforma. Dick Costolo ha per questo di recente presentato tutte le news che rivoluzioneranno – e stavolta per davvero – Twitter nelle prossime settimane. Come è sempre accaduto, verosimilmente, la piattaforma del microblogging implementerà ufficialmente le novità un po’ alla volta e, soprattutto, intercetterà una porzione progressiva di utenti fino a costringerli nei rispettivi giorni X allo switch definitivo alla nuova versione del sito. Come nel febbraio del 2012, quando Twitter aggiornò gradualmente, e senza un ordine ben preciso, tutti i deck dei suoi iscritti – l’equivalente della TimeLine di Facebook. Questo permise al “Popolo di Twitter” di adattarsi in modo graduale alla riprogettazione del sito. E lo stesso accadrà anche questa volta, specie perché i cambiamenti in ballo sono i più rivoluzionari mai realizzati prima.

Per approfondire: Twitter rivoluziona il deck in “formato Facebook”

HIGHLIGHTS

Facebook non è mai stato un diretto competitor di Twitter, sia perché il tipo di servizio offerto è assai differente sia perché nell’hinterland digitale entrambe le realtà possono coesistere senza necessariamente erodersi potere l’un l’altra. Agli occhi degli utenti, le due piattaforme possono convivere serenamente. Ma un elemento, uno in particolare, ha sempre distinto nitidamente la pagina principale di Twitter da quella di Facebook: l’ordine cronologico inverso dei messaggi. Il News Feed di Facebook, ovvero l’Homepage che si dispiega davanti allo sguardo dell’utente quando accede alla piattaforma, ha da anni adottato come ordine privilegiato quello stabilito dall’EdgeRank, l’algoritmo di Menlo Park che regola la visibilità dei contenuti in base alla loro rilevanza. La TimeLine di Twitter ha sempre e solo offerto all’utente, invece, un flusso arzigogolato di tweet sulla base di una sola variabile: quella temporale. Ma alla fine, anche Dick Costolo ha dovuto accettare il passaggio all’ordine dei tweet su base algoritmica.

Per chi ha dimestichezza con l’EdgeRank di Facebook, sarà facile individuare in questo cambiamento il movente principale: i soldi. Una TimeLine ordinata da un algoritmo trasferisce una porzione enorme di potere a chi l’algoritmo lo possiede e lo gestisce, ovvero lo stesso Twitter. Questo potere si traduce nella possibilità di obliare contenuti ritenuti irrilevanti premiando, invece, quelli che hanno suscitato maggiore interesse su Twitter. L’Effetto San Matteo è servito: più un’azienda è grande, più può contare su una base preesistente e solida di followers e retweet, più i suoi tweet sono destinati ad essere messi ancora di più in evidenza. Così sul News Feed di Facebook come sulla TimeLine di Twitter.

Quella degli Highlights è la classica funzionalità che viene spacciata come un mero supporto alla navigazione degli utenti. D’altronde, chi non vorrebbe una TimeLine più ordinata? La questione è che anche il passaggio all’EdgeRank strizzò soprattutto gli occhi alle aziende, sia grandi che piccole. A quelle grandi, perché la loro posizione di superiorità fu legittimata, premiando chi generava grazie alla propria autorevolezza una mole di interazioni vitale, per chi si nutre di Big Data come Menlo Park. A quelle piccole, perché furono implicitamente invitate ad investire in advertising su Facebook per non perdere la poca visibilità rimasta loro. E non c’è da stupirsi che la strategia di Dick Costolo sia andata proprio nella stessa direzione, ovvero quella di dare ancora più spazio a chi ne ha già molto.

Per approfondire: NewsFeed ed EdgeRank, un anno di cambiamenti

While you were away…” è la sequenza di parole che comparirà all’utente tra un accesso e l’altro, come a volergli indicare gentilmente che, in sua assenza, Twitter si è preso la briga di ordinare i messaggi per lui. Certo, in linea teorica è possibile rimuovere, di volta in volta, l’opzione degli Highlights per ristabilire l’ordine cronologico inverso. Ma l’opzione è settata di default e, come l’esperienza di Facebook insegna, gli utenti difficilmente combatteranno contro questa impostazione ad ogni accesso. È molto più verosimile che ci si adegui al settaggio stabilito da Twitter, facendo il suo gioco. Per la gioia di grandi aziende e tweetstar che invaderanno le TimeLine degli utenti, a discapito dei “pesci piccoli”.

INSTANT TIMELINE

Uno dei problemi storici di Twitter è sempre stato il modo in cui vengono accolti i nuovi iscritti. Gli viene chiesto un nome, un nickname, qualche manciata di utenti random da seguire e il neo-iscritto viene catapultato in una realtà vuota e asettica che spesso scoraggia i molti, esortandoli alla disiscrizione e/o all’abbandono immediato. Dick Costolo ha voluto porre un rimedio a questa sanguinosa barriera all’ingresso, cercando di promuovere una novità che renderà da subito appetibile la TimeLine del suo universo social. L’Instant TimeLine è la pagina iniziale che offrirà contenuti tematicamente attinenti con quelli prescelti dall’utente nel momento della registrazione. In questo stream di tweet non compariranno, dunque, solo i messaggi dei profili che un utente ha deciso di seguire, ma anche tutti quelli che su base informatica sono stati prescelti da Twitter e forniti all’utente per dargli un quadro di come la piattaforma funziona veramente.

Dopotutto, ogni nuova piattaforma ha dei suoi tempi, dei suoi linguaggi e dei suoi spazi. Adattarsi in tempi rapidi non è così semplice, o almeno non per tutti gli utenti. Per questo la cronologia istantanea nutre la speranza di ipersemplificare l’approccio a Twitter dei nuovi iscritti compilando la loro TimeLine automaticamente. Prima ancora che essi stessi abbiano preso confidenza col mezzo e siano in grado di farlo per conto loro.

DIRECT MESSAGE

Tra i cambiamenti minori rientra l’update delle conversazioni private. I caratteri a disposizione resteranno sempre 140, ma gli utenti avranno la possibilità di “embeddare” dei tweet all’interno delle conversazioni a mo’ di spunto per la chat. Spazi ampi e sregolati non sono di casa, ma qualche piccola concessione in casa Twitter favorirà le discussioni private tra utenti.

VIDEO

Il meccanismo di upload di immagini in movimento è sempre stato alquanto macchinoso su Twitter. Per caricare un video un utente doveva registrarsi prima su Vine e allora, solo allora, aveva la possibilità di caricare le sue riprese. Il tutto, avendo a disposizione massimo 6 secondi. Insomma, non una piattaforma propriamente video-friendly, sia per i tempi ristretti sia per il fatto che l’utente doveva appoggiarsi a un servizio esterno per caricare i suoi video. Ma il futuro appare più roseo e sarà finalmente possibile uploadare le immagini in movimento direttamente su Twitter.