Report Digital 2020, Italiani quasi 2 ore al giorno sui social

Ogni giorno quasi 50 milioni di Italiani accedono a Internet e trascorrono online quasi 6 ore. Dei 35 milioni che utilizzano i social per quasi 2 ore al giorno, ciascuno possiede 7,8 account sulle varie piattaforme. È la fotografia che emerge dal Report Digital 2020 di We Are Social in collaborazione con Hootsuite, diffuso a livello globale a fine gennaio e integrato nei giorni scorsi con un approfondimento sull’Italia.

DIGITAL 2020 IN ITALIA

Non stupisce che la quasi totalità degli Italiani possieda uno smartphone (94%) e che sia questo il mezzo più utilizzato per accedere alle piattaforme social (98%), mentre sono sorprendenti i dati sulle nuove tecnologie. Rispetto al 2019 cresce l’utilizzo di assistenti vocali da mobile o device dedicati (dal 30% al 35%) e di wearable device (dal 5% al 15%), i dispositivi indossabili come gli smartwatch (orologi “intelligenti” che permettono di controllare il proprio smartphone) o i fitness band (braccialetti  per il tracciamento dell’attività fisica o il monitoraggio dello stato di salute).

Fonte: “Report Digital 2020”, Italia

Se essere connessi è ormai diventato parte integrante della quotidianità, viene da chiedersi perché si passi così tanto tempo online e quali siano le app e i social media preferiti. La ricerca di intrattenimento e svago, con l’utilizzo soprattutto di servizi di messaggistica e social network, rispettivamente dal 92% e 91% degli utenti, è il primo motivo che spinge a rimanere connessi, quasi esclusivamente da mobile. Seguono le app per l’uso di mappe (79%), video e intrattenimento (73%) e shopping online (68%). Si piazza bene anche il gaming: giocano infatti 4 italiani su 5, quasi 2 su 5 possiedono una console, sottolinea il report.

A proposito di comportamenti sui social media, da notare che più di un terzo degli utenti totali (31%) utilizza i social per motivi professionali, un dato triplicato rispetto al 2018 quando ad utilizzarli per scopi lavorativi era solo l’11% degli utenti.

Fonte: Digital 2020 – Italia

Nessuna novità nella top 5 delle piattaforme più utilizzate, con YouTube e le app di Facebook in testa alla classifica come nel 2019. Dopo YouTube – prima piattaforma di fruizione di contenuti video in streaming – si piazza WhatsApp, l’applicazione di messaggistica che ha appena raggiunto i 2 miliardi di utenti attivi al mese, seguita da Facebook, Instagram e FB Messenger.

Instagram registra la crescita più evidente (dal 55% al 64%), seguita da Pinterest (dal 24% al 29%), una tendenza che ricalca la crescita globale della piattaforma visiva sfruttata anche per l’e-commerce, un settore in buona salute anche nell’ultimo anno: +1-2% di ricerche online pre-acquisto (dall’86% all’87%) che si traduce in un maggiore acquisto effettivo di prodotti da qualsiasi device (dal 75% al 77%).

Rispetto alle rilevazioni precedenti entra in classifica TikTok, l’app dei record di proprietà della cinese ByteDance (800 milioni di utenti attivi al mese, di cui 300 milioni fuori dalla Cina), già utilizzata in Italia dall’11% di utenti, soprattutto giovanissimi.

Fonte: Digital 2020 – Italia

Il rapporto annuale Digital 2020 fa emergere maggiore presenza online e engagement, ma anche una fruizione più consapevole: l’81% degli utenti ha scritto o interagito sui social media nell’ultimo mese, contribuendo in modo più attivo al dialogo sulle piattaforme social (nel 2019 la percentuale si attestava al 74%). Tuttavia, il dialogo in Rete non è sempre positivo.

In tema di privacy e benessere online, a preoccupare di più gli Italiani sono il trattamento dei dati personali (59%) e le fake news (52%), dunque la privacy da un lato e la disinformazione dall’altro, insieme a tracciamento online e pubblicità indesiderata (il 54% degli utenti cancella regolarmente i cookies durante la navigazione e il 40%, +5% rispetto allo scorso anno, utilizza strumenti di ad-blocking).

Fonte: Digital 2020 – Italia

IL TREND GLOBALE

Lo scenario italiano si inserisce all’interno del più esteso documento di rilevazione globale, che analizza i trend per comprendere Internet e l’evoluzione delle piattaforme social nella popolazione mondiale.

Fatte le dovute differenze a seconda delle aree geografiche, su scala globale 4,54 miliardi le persone sono connesse ad Internet, circa la metà della popolazione mondiale (3,8 miliardi di persone su 7,75 miliardi in totale) utilizza regolarmente i social media, quasi 300 milioni di utenti hanno avuto accesso ad Internet per la prima volta nel corso del 2019.

I dati italiani non si discostano tanto da quelli globali e lo si riscontra nel tempo di utilizzo e nelle preoccupazioni degli utenti online, per citare due aspetti oggetto dell’indagine. Nel mondo si trascorre più tempo sui social (2 ore e 24 minuti al giorno) rispetto a quanto non lo si faccia in Italia (1 ora e 57 minuti, 6 minuti al giorno in più negli ultimi 12 mesi), mentre le prime preoccupazioni degli utenti sul web restano l’uso dei dati personali (64%) e le fake news (56%), in termini ancora più evidenti.

Da sottolineare alcune novità e curiosità: per la prima volta i pagamenti online da device mobili (52%) superano desktop e laptop, mentre il motore di ricerca Yahoo! – nonostante i primati indiscussi di Google e YouTube – continua a ricevere visite e a livello globale supera addirittura quelle di Amazon. Si guarda la tv in modo diverso rispetto al passato: la fruzione di contenuti televisivi avviene soprattutto tramite Internet: è così per 2 utenti su 3 e la stessa tendenza si riscontra per i contenuti audio: il 70% degli utenti ascolta musica in streaming e il 41% segue regolarmente podcast.

Sebbene l’osservazione dello scenario digitale, così complesso e in continua evoluzione, non possa ridursi ai soli dati quantitativi, i numeri – moltiplicati su scala globale – rendono bene l’idea della rivoluzione che stiamo vivendo: nel 2020 l’utente medio spenderà online oltre 100 giorni e tutti insieme trascorreremo 1,25 miliardi di anni online: un tempo a prima vista impressionante e fino a un decennio fa impensabile, ma altro non è che la misura delle nostre più svariate attività, che ci tengono connessi a Internet per un quarto della nostra giornata.


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