Mondiali FIFA 2014, le regole di Adidas per il content marketing

All in or nothing“. Chi, durante i Mondiali di calcio appena terminati, non ha mai sentito questo claim? La strategia di Adidas nei confronti della FIFA World Cup 2014 è stata di presidiare in maniera completa tutti i media. In particolare, l’interesse si è concentrato sui social network, con una strategia di contenuti precisa e reattiva.

I RISULTATI DI ADIDAS 


In ordine, Adidas ha usato i “suoi” calciatori per rilanciare i suoi messaggi su Twitter, oltre a una redazione a Rio De Janeiro impegnata a scattare foto e produrre video e interviste da inserire sul canale Youtube, cresciuto di 200.000 subscribers nel corso del Mondiale.

In parallelo, Adidas ha dato vita anche a uno dei grandi protagonisti della Coppa del Mondo. Stiamo parlando del pallone Brazuca, per il quale è stato creato un apposito profilo Twitter, che ha raggiunto, in un mese circa, quota 3 milioni di follower.

Al termine di questa straordinaria esperienza, Adidas ha rilasciato le sue regole per il content marketing. Andiamo a vederle.

1. ANTICIPARE I CONTENUTI

Per ogni contenuto, fotografico o meno, che ha visto la luce durante i Mondiali, ce ne sono altre centinaia che non sono mai usciti. Questo perché è importante, secondo Adidas, predire i risultati e produrre in anticipo immagini, aggiornamenti di stato per ogni possibile scenario.

2. NON AVER PAURA DI PRODURRE CONTENUTI SENZA MARCHIO

Sui tabelloni degli stadi dei Mondiali, 3 immagini su 8 dell’Adidas non contenevano il marchio. Questo perché è importante far passare un messaggio, a prescindere dal marchio.

3. CREARE LE PROPRIE STORIE

Questa è la strategia che sta dietro la nascita del profilo Twitter del pallone Brazuca. Prendere un oggetto inanimato e costruirci alle spalle una storia, un racconto, dargli una personalità, creare immedesimazione.

 

4. AVERE UN OBIETTIVO PRECISO

L’obiettivo dell’impegno di Adidas nel corso dei Mondiali non è stato promuovere il proprio brand in senso stretto. “Share our voice“, ha detto Tom Ramsden, direttore marketing dell’azienda. Dare un punto di vista è stato lo scopo fondamentale per il marchio tedesco.