Il futuro del content marketing: parola agli esperti

27.000 contenuti pubblicati e condivisi ogni giorno. Non è un caso se il content marketing è divenuta la principale strategia tanto per i business B2B che per quelli B2C. Per questo, il portale Marketing Land ha chiesto il parere di 9 esperti per delineare il presente e, soprattutto, il futuro di questo settore.

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Scott AbelPersonalizzazione. Senza personalizzazione, stiamo solo spruzzando contenuti in giro per il Web sperando che si appiccichino a qualcuno. La tecnica di marketing spray-and-pray (spruzza-e-prega) fa molto 1952 e deve essere annichilita. I messaggi, in futuro, dovranno essere focalizzati sul singolo individuo, non su una persona finzionale. Personalizzazione significa fornire il giusto contenuto (rilevante) alle persone che ne hanno bisogno, nel linguaggio che essi preferiscono (il loro), sul device di loro scelta (e non su quello che noi immaginiamo essi usino).

Margot BloomsteinSostenibilità. Piuttosto che focalizzarsi su nuovi strumenti o canali di comunicazioni, gli esperti di marketing etici ed intelligenti potranno anche produrre meno contenuti ma questi dovranno essere di maggiore qualità e dovranno essere fruibili con maggiore fluidità sui diversi mezzi esistenti.

Bernie BorgesCollaborazione. Il content marketing va di moda, ma c’è molto rumore di fondo. Gli esperti di marketing affrontano la sfida di far emergere i loro contenuti per avere un riscontro valido e misurabile nei confronti del proprio brand. Per farlo al meglio, devono accettare di non camminare da soli e dedicarsi a quello che viene definito “brandscaping”. Come? Utilizzando post sponsorizzati su LinkedIn e Facebook, stringendo partnership con influencer in Rete o altri brand.

Heidi CohenSegmentazione. Gli esperti di marketing dovranno focalizzarsi su target specifici e questo richiederà la creazione di figure professionali estremamente preparate nel campo del social media buying. Contesto. Tempo e luogo in cui utenti, influencer e fan si connettono – a causa della continua evoluzione dei device digitali – determinano contenuti specifici che, di volta in volta, siano in grado di soddisfare la necessità di informazione della persona nel suo hic et nunc. Sperimentazione. Gli esperti dovranno trovare il coraggio di provare nuove forme di creazione dei contenuti. Anche a costo di sbagliare.

Barry FeldmanFiducia. “Get trusted or get busted”. Il consumatore sta divenendo via via sempre più scettico. Ma l’idea di avere come fonte anche un brand sta divenendo comune ed è per questo che guadagnare la fiducia del consumatore sta divenendo di primaria importanza. Una maggiore fidelizzazione cosa implica? Gruppi attivi, numerose sottoscrizioni, eventi partecipati, app ricercate. Il futuro non sono i grandi numeri, bensì la lealtà e il coinvolgimento.

Randy FishkinInvestimento, visione sul lungo termine. In questo momento tutti stanno abbracciando il content marketing e sembra tutto facile. Ma un giorno, ben presto, tra qualche anno, la barriera all’accesso sarà ben più ardua da superare, rispetto alla barriera attuale, e la forbice tra ciò che è bello e ciò che funziona si amplierà molto di più. Rendendo la concorrenza spietata. È per questo che l’unico modo per distinguere è sollevare la testa sin da subito, spiccare tra la folla urlante ed investire in contenuti grandi, di qualità.

Robert RoseTrasformazione, consolidamento. Nel breve termine (3-5 anni) le aziende migliori saranno quelle in grado di differenziare i propri contenuti, di adattarsi ai cambiamenti in atto e di offrire esperienze molteplici al consumatore. Nel lungo termine (5-10 anni) l’abilità dei brand dovrà essere quella, sì, di continuare ad investire nell’innovazione pur partendo dal presupposto che i tempi di collasso di una novità saranno talmente brevi da dover cominciare a consolidare, con contenuti ad hoc, il segmento prescelto. Rafforzando la fedeltà dei propri clienti.

Marcus SheridanAscolto, comunicazione potente, insegnamento. Le aziende che hanno applicato questi 3 principi fondamentali 100 anni fa, hanno avuto successo. Quelle che li applicano tutt’ora, hanno successo. E chi applicherà questi principi in futuro godrà della stessa sorte. Quello che si intende dire è che per quanto possano cambiare le piattaforme dove vengono veicolati i contenuti (siti, social network etc), questi principi restano invariati. Nel momento in cui un’azienda capisce che i principi sono eterni mentre le piattaforme sono temporanee, costruisce un brand destinato a durare per sempre.

Dave SnyderNative advertising. Largo ai creativi, gli unici in grado di pensare contenuti per piattaforme differenti, intercettando – ma senza disturbare – l’attenzione dell’utente mentre esso sta facendo tutt’altro (ad esempio, mentre sta navigando su Facebook o Twitter).

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